Il sorriso: arma vincente per il Leader di oggi

Il sorriso: arma vincente per il Leader di oggi

Il sorriso: arma vincente per il Leader di oggi

Il sor­riso può essere aper­to e dila­gante o, a volte, accen­na­to, può essere mis­te­rioso ed enig­mati­co. Qualunque sia la sfu­matu­ra, il sor­riso scan­disce il rit­mo del­la nos­tra vita dan­dole pro­fon­dità. E’ vei­co­lo di emozioni, ispi­razioni ed immag­i­nazione; un atto impor­tante all’in­ter­no del­l’in­ter­azione umana, in quan­to con­tribuisce spes­so alla creazione di relazioni empatiche.

Sin dal­l’an­ti­chità, il sor­riso ha saputo sti­mo­lare il pen­siero ed il genio di artisti, scien­ziati, filosofi, che han­no cer­ca­to di coglierne al meglio il sen­so ed il sig­ni­fi­ca­to più pro­fon­do. Appare sor­pren­dente come ognuno di loro sia approda­to a con­clu­sioni inat­tese e spes­so diver­gen­ti, con­sideran­do il sor­riso come qual­cosa di scioc­co o, vicev­er­sa, come sinon­i­mo di grande intel­li­gen­za.

Dar­win, ad esem­pio, nel suo sag­gio L’e­spres­sione delle emozioni nel­l’uo­mo e negli altri ani­mali (1872), spie­gan­do i mec­ca­n­is­mi cog­ni­tivi del­la specie, ha defini­to il sor­riso come “l’abi­tu­dine di emet­tere suoni fragorosi” riducen­do­lo ad una dimostrazione di debolez­za.

In uno stu­dio del 1924 lo psi­col­o­go Car­ney Lan­dis ha indi­vid­u­a­to addirit­tura 19 tipi di sor­riso, 6 dei quali legati a sen­ti­men­ti di piacere, sod­dis­fazione e felic­ità, al con­trario degli altri, con­nes­si a sen­ti­men­ti di dolore, imbaraz­zo, dis­a­gio e tris­tez­za.

Eppure ai tem­pi degli Antichi Gre­ci tut­to era diver­so: fig­ure illus­tri come Ippocrate e Galeno (V e IV sec. a.C.) attribuiv­ano alla risa­ta il potere di influire pos­i­ti­va­mente sul decor­so del­la malat­tia. Mai come oggi, in un momen­to stori­co così com­p­lesso, sem­bra tornare attuale ques­ta accezione di sor­riso quale “anti­do­to” per super­are le crit­ic­ità e cam­biare il nos­tro approc­cio alla vita in maniera trasver­sale.

Sep­pure con uno sguar­do sin­teti­co, la mia atten­zione e rif­les­sione, quin­di, sono riv­olte al potere del sor­riso non solo nel quo­tid­i­ano quan­to anche all’interno delle orga­niz­zazioni e del mon­do dell’impresa. Sor­rid­ere può diventare uno stru­men­to fun­zionale in alcune fasi azien­dali per smus­sare ger­ar­chie e innestare relazioni umane più salde tra i diver­si stake­hold­er interni all’azienda stes­sa, azzeran­do le dis­tanze e rin­fran­can­do quell’idea di net­work tan­to attuale quan­to spes­so “fit­tizia”.

Il sor­riso può gener­are fidu­cia e sap­pi­amo quan­to ques­ta pos­sa riv­e­lar­si un “incen­ti­vo” molto più potente di qual­si­asi altro di natu­ra eco­nom­i­ca, accrescen­do la moti­vazione di chi vive l’azien­da e pun­ta a rag­giun­gere quo­tid­i­ana­mente obi­et­tivi sem­pre più alti. Quan­do si ride insieme si crea com­plic­ità, sig­nifi­ca che si sta con­div­i­den­do qual­cosa che toc­ca alle pance in maniera pro­fon­da; in tal sen­so ricor­do tan­ti momen­ti di vita azien­dale in cui ho con­vin­ta­mente uti­liz­za­to la gen­tilez­za di un sor­riso per dare un feed­back dif­fi­cile ad un mio col­lab­o­ra­tore piut­tosto che con­di­videre con un part­ner una dif­fi­coltà o un ris­chio sul fronte del busi­ness. Allo stes­so modo, ricor­do la forza dei momen­ti vin­cen­ti in cui il sor­riso si fa ampio per la gioia del suc­ces­so ed è bel­lo insieme fes­teggia­re. E in quei momen­ti, il leader che ti è sta­to al fian­co con la capac­ità di sor­rid­ere anche nelle fasi di dif­fi­coltà emerge come un leader aut­en­ti­co.

Dunque Sor­rid­ere è, a mio avvi­so, un’ar­ma vin­cente per il Leader oggi: una man­i­fes­tazione del­la sua capac­ità di proi­ettare la visione ed infonder­la in chi lo cir­con­da, diri­gen­do l’im­pre­sa e le per­sone che ne sono l’anima ver­so nuovi tra­guar­di anco­ra da real­iz­zare.

Sti­amo viven­do un momen­to stori­co di cam­bi­a­men­ti, carat­ter­iz­za­to da una forte con­no­tazione soci­o­log­i­ca e psi­co­log­i­ca, vol­ta a val­oriz­zare le qual­ità delle donne e degli uomi­ni che sono l’azien­da. Per­sonal­mente, non pos­so che rimar­care l’importanza che ha da sem­pre avu­to per me l’energia propul­si­va e grat­i­f­i­cante del rid­ere e del sor­rid­ere, lib­era espres­sione dell’emotività, forse il più nat­u­rale atto istin­ti­vo che gen­era con­di­vi­sione.

 

Mas­si­mo Quizielvù, Man­ag­ing Direc­tor — Glas­ford Inter­na­tion­al Italy

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