7 difficoltà delle aziende in ambito DE&I e come risolverle - Glasford International Italy

7 difficoltà delle aziende in ambito Diversity, Equity e Inclusion

7 difficoltà delle aziende in ambito DE&I e come risolverle - Glasford International Italy

 

L’articolo di Barbara Rizzo (Head of Assessment Architecture & People Metrics e Associate Partner di Glasford International Italy) è inserito nella rubrica “Human Capital” in collaborazione con Laborability.

A qualche anno dall’introduzione delle met­riche ESG pos­si­amo dire che oggi i temi DE&I (Diver­si­ty, Equi­ty and Inclu­sion) fan­no parte a pieno tito­lo delle agende del­la mag­gior parte delle aziende non solo inter­nazion­ali, ma anche ital­iane. E lo fan­no cross indus­try e cross siz­ing, ovvero trasver­salmente al mer­ca­to, come richiede il con­tenu­to che ogni azione di DIVERSITY, di EQUITY o di INCLUSION prevede.

In altre parole le orga­niz­zazioni stan­no investen­do a questo propos­i­to molto tem­po, molte risorse e molto spazio di rif­les­sione. Ma non abbas­tan­za: i dati ci dicono che, anche se le aziende inve­stono su questo tema molto di più rispet­to anche solo allo scor­so tri­en­nio, il cam­mi­no da per­cor­rere è anco­ra lun­go.

La difficoltà di portare avanti politiche di DE&I nelle aziende

A fronte di questo impeg­no comune da parte non solo delle Direzioni HR, ma anche dei Board e ancor più di CEO e Ammin­is­tra­tori Del­e­gati, ci siamo chi­esti come stessero andan­do i tan­ti prog­et­ti avviati e imple­men­tati dalle orga­niz­zazioni.

In poche parole, a che pun­to siamo oggi rispet­to allo svilup­po dei temi DE&I in azien­da? Abbi­amo trova­to un dato che ha subito atti­ra­to la nos­tra atten­zione.

Le oltre cen­to aziende, cli­en­ti e non, che abbi­amo incon­tra­to quest’anno han­no con­fer­ma­to un sicuro inter­esse e un deside­rio di inve­stire sui temi DE&I, ma in molti casi ci han­no rifer­i­to di trovar­si in un’impasse: han­no infat­ti dif­fi­coltà a far avan­zare i prog­et­ti otte­nen­do piena sod­dis­fazione da parte delle per­sone des­ti­natarie delle inizia­tive. Un po’ come dire “sono temi indis­cutibil­mente pri­or­i­tari e impor­tan­ti per tut­ti noi, ma spes­so si fat­i­ca a ved­erne un ben­efi­cio o apprez­zarne una ricadu­ta tan­gi­bile che motivi orga­niz­zazioni e per­sone a pros­eguire”.

Anal­iz­zan­do la situ­azione, abbi­amo iden­ti­fi­ca­to 7 dif­fi­coltà delle aziende in tema di Diver­si­ty, Equi­ty & Inclu­sion. Che cosa bloc­ca le orga­niz­zazioni nel portare a ter­mine i prog­et­ti in questo ambito? In questo arti­co­lo vedremo che cosa sta alla radice di queste dif­fi­coltà e come pos­si­amo affrontare la DE&I in modo che por­ti risul­tati più evi­den­ti.

  • Dif­fi­coltà 1: Sen­sazione di ripet­i­tiv­ità

A fronte di temi asso­lu­ta­mente con­di­vis­i­bili e impor­tan­ti, spes­so le per­sone han­no la percezione di ascoltare o assis­tere “un po’ sem­pre alle stesse cose”: con­tenu­ti che sem­bra­no ripet­i­tivi e quin­di dan­no la sen­sazione di un minor val­ore aggiun­to.

  • Dif­fi­coltà 2: Bas­sa parte­ci­pazione

Dopo una pri­ma fase di entu­si­as­mo e di alta ade­sione alle inizia­tive DE&I lan­ci­ate dall’organizzazione, spes­so si riscon­tra una cer­ta dif­fi­coltà a trovare spazio nelle agende per gli appun­ta­men­ti suc­ces­sivi, soprat­tut­to tra chi è impeg­na­to diret­ta­mente sul busi­ness.

  • Dif­fi­coltà 3: Offer­ta di pro­gram­mi sim­ili

Le orga­niz­zazioni fan­no fat­i­ca a indi­vid­uare sul mer­ca­to pro­gram­mi e inizia­tive che siano davvero dif­fer­en­ti tra loro e dif­feren­zianti nel tipo di con­trib­u­to che por­tano all’organizzazione.

  • Dif­fi­coltà 4: Mis­ura­bil­ità delle inizia­tive

Le inizia­tive DE&I sono spes­so molto com­p­lesse da mis­urare in ter­mi­ni di KPI e di con­seguen­za risul­ta dif­fi­cile per le per­sone tradurle in azioni o com­por­ta­men­ti facil­mente osserv­abili.

  • Dif­fi­coltà 5: Rap­por­to DE&I Per­for­mance

Molte orga­niz­zazioni che otten­gono risul­tati eccel­len­ti si inter­rogano per capire se e in che misura le tem­atiche DE&I impat­ti­no o riguardi­no anche loro, come se il buon esi­to delle per­for­mance in qualche modo fos­se di per sé un indi­ca­tore del fat­to che, anche in ter­mi­ni DE&I, “va tut­to bene”.

  • Dif­fi­coltà 6: Rap­por­to DE&I Mer­i­tocrazia

In diverse situ­azioni, intro­durre dei para­metri, come le cosid­dette “quote rosa”, inevitabil­mente pun­ta l’attenzione sul rap­por­to che ci deve essere tra DE&I e mer­i­tocrazia. Se questo aspet­to non è gesti­to cor­ret­ta­mente, si crea una forte resisten­za e un sen­ti­men­to di dis­af­fezione nei con­fron­ti di tutte le ques­tioni DE&I.

  • Dif­fi­coltà 7: Intan­gi­bil­ità delle inizia­tive prevalen­ti

Infine, una delle dif­fi­coltà nom­i­na­ta più di fre­quente dalle orga­niz­zazioni è la dif­fusa sen­sazione di intan­gi­bil­ità delle inizia­tive prevalen­ti. Diven­ta così dif­fi­cile far per­cepire alle per­sone la ricadu­ta più oper­a­ti­va e l’utilità nell’agire quo­tid­i­ano di queste inizia­tive.

La chiave per superare le difficoltà in ambito DE&I

Con­statate le dif­fi­coltà prin­ci­pali che le aziende oggi stan­no riscon­tran­do nel portare avan­ti e nel pros­eguire con le pro­prie agende DE&I, ci è sem­bra­to impor­tante inter­rog­a­r­ci sul per­ché ciò avvenisse Per­ché le orga­niz­zazioni, nonos­tante un chiaro e sin­cero impeg­no rispet­to a questi temi, si trovano, in un sec­on­do momen­to, in una situ­azione di stal­lo o non sono pien­amente sod­dis­fat­te

Anal­iz­zan­do più da vici­no l’approc­cio e il tipo di prog­et­ti e di azioni atti­vati, ci siamo accor­ti che la mag­gior parte delle orga­niz­zazioni ha affronta­to o sta affrontan­do il tema DE&I come se fos­se un fenom­e­no cosid­det­to “all in one”, ovvero sem­pre sim­i­le a se stes­so e sen­za una pre­cisa dinam­i­ca di evoluzione.

Niente di più fal­so. Le tem­atiche DE&I rac­chi­udono al loro inter­no una com­p­lessità e una diver­si­fi­cazione delle vari­abili davvero altissime. Solo per dare un’idea del­la vari­età di temi, i due aspet­ti che in Italia risul­tano anco­ra oggi due urgen­ze sono:

  • la dis­par­ità di genere
  • l’age­ing, inte­so come la cor­ret­ta ges­tione non solo delle diverse età ana­gra­fiche in azien­da, ma anche del pro­gres­si­vo invec­chi­a­men­to del­la popo­lazione azien­dale.

Ma sono solo due degli oltre cinquan­ta aspet­ti che pos­sono deter­minare una situ­azione di non equi­tà o non inclu­sione all’interno di una qual­si­asi orga­niz­zazione.

Dalla scoperta alla consapevolezza: i passi della maturità sui temi DE&I

DE&I Roadmap - Glasford International Italy

Il DE&I non è, dunque, un fenom­e­no “all in one”. Si arti­co­la attra­ver­so fasi diverse, tutte con­se­quen­ziali l’una all’altra. Ogni fase richiede inter­ven­ti speci­fi­ci e mirati, che van­no scelti con cura e con­sapev­olez­za. Non solo: in ogni fase, per pas­sare alla suc­ces­si­va, è nec­es­sario aver pri­ma con­sol­ida­to i bisog­ni e le domande del­la fase prece­dente. Vedi­amo più da vici­no in cosa con­sistono.

  • Dis­cov­ery. Qui si trovano le orga­niz­zazioni che per la pri­ma vol­ta approc­ciano le tem­atiche DE&I. In ques­ta fase devono capire bene quali, tra le numerose vari­abili che definis­cono il fenom­e­no DE&I, sono ril­e­van­ti per l’organizzazione, in che for­ma e con che inten­sità. Qui dunque tutte le attiv­ità di anal­isi e divul­gazione pri­maria sono essen­ziali per impostare cor­ret­ta­mente il DE&I Jour­ney.
  • Sen­si­bi­liz­zazione. La fase suc­ces­si­va è quel­la del­la sen­si­bi­liz­zazione: le per­sone sono state già sti­mo­late sulle ques­tioni DE&I e quin­di si può pro­cedere a iden­ti­fi­care chi man­i­fes­ta più sen­si­bil­ità o atti­tu­dine a pro­muo­vere queste inizia­tive, in qual­ità di change agent. In ques­ta fase l’orga­niz­zazione risponde meglio se diver­si­fi­ca gli inter­ven­ti e i rel­a­tivi con­tenu­ti per fasce di popo­lazione, che pos­sono non essere tutte inter­es­sate agli stes­si aspet­ti.
  • Accettazione. Qui si arri­va quan­do, una vol­ta com­pre­so in che modo i temi DE&I inter­es­sano me e il mio team, si pas­sa a famil­iar­iz­zare con l’importanza di affrontare questi aspet­ti, riconoscen­done il ruo­lo anche in aziende o team alto per­for­man­ti e di suc­ces­so.
  • Adat­ta­men­to. Ques­ta fase descrive invece le orga­niz­zazioni che han­no ormai inte­ri­or­iz­za­to bene l’importanza e l’urgenza di inter­venire. Di con­seguen­za iniziano a met­tere mano alle pro­prie pol­i­cy e alle pro­prie pro­ce­dure per pas­sare dalle parole ai fat­ti, model­lan­do la pro­pria orga­niz­zazione inte­gran­do i prin­cipi DE&I.
  • Dif­fu­sione e Role Mod­el­ling. Sono le ultime due fasi, quelle in cui le aziende sono pronte per trasferire all’esterno e alla soci­età nel suo com­p­lesso tutte le best prac­tice che han­no svilup­pa­to. Sono due pas­si fon­da­men­tali per ren­dere le orga­niz­zazioni più acces­si­bili e per includ­ere anche le fasce di popo­lazione che si trovano anco­ra oggi in una posizione svan­tag­gia­ta.

Lo svilup­po e la cresci­ta attra­ver­so queste fasi sono nec­es­sarie per qual­si­asi orga­niz­zazione al di là del­la indus­try di rifer­i­men­to e delle pro­prie dimen­sioni. Sono gli stes­si pas­sag­gi evo­lu­tivi che deve affrontare ognuno di noi come per­sona.

Strumenti e soluzioni: la “DE&I ROAD Map”

Esistono quin­di soluzioni e attiv­ità adat­te e speci­fiche per cias­cu­na di queste fasi, rac­colte in quel­la che abbi­amo chiam­a­to la “DE&I ROAD Map”. Si trat­ta di una map­patu­ra di tutte le best prac­tice ad oggi svilup­pate con suc­ces­so e che può indi­care in che direzione con­ven­ga andare.

Alcu­ni esem­pi su tut­ti: i work­shop di divul­gazione e di sen­si­bi­liz­zazione pri­maria van­no benis­si­mo per la fase dis­cov­ery; i pro­gram­mi di scout­ing di poten­ziali DE&I Ambas­sador pos­sono rispon­dere in modo eccel­lente ai bisog­ni tipi­ci del­la fase di sen­si­bi­liz­zazione; i pro­gram­mi di Sis­ter­hood­ing o Bud­ding svilup­pano bene la fase di accettazione.

Il DE&I Jour­ney, in sin­te­si, è un bel­lis­si­mo viag­gio dove si pro­cede per pic­coli pas­si, per pic­coli “achieve­ment” che, con­cate­nati gli uni agli altri, por­tano lon­tano.

Oggi le per­centu­ali di donne in posizioni C‑level o di senior man­ag­er stan­no lenta­mente miglio­ran­do, così come la ridefinizione di cri­teri per pro­ces­si di pre-hir­ing o lo svilup­po di lab­o­ra­tori di inno­va­tion e improve­ment aper­ti a tut­ti, sen­za più lim­i­ti di età.

Un pun­to da tenere fer­mo è che, in questo lun­go cam­mi­no, ci saran­no dei momen­ti di pos­si­bile e com­pren­si­bile impasse. In quelle occa­sioni bisogna ricor­dare che, per i gran­di cam­bi­a­men­ti, si pro­cede a pic­coli pas­si.

E tu, in tut­to questo, dove sei?

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