
30. Novembre 2022 Massimo Quizielvù: C’erano una volta i carrieristi
L’articolo, a firma di Massimo Quizielvù (CEO & President di Glasford International Italy), è stato pubblicato sul numero di ottobre 2022 di Persone & Conoscenze, di Edizioni ESTE.
C’è stato un momento, molti anni fa, intorno alla metà degli Anni 80, in cui da giovane consulente sentivo spesso manager che avevano superato la soglia dei 50 anni ripetere una frase che suonava più o meno così: “Ho raggiunto i miei obiettivi, ora ricopro un ruolo importante, quindi tocca agli altri darsi da fare”.
Questa affermazione era figlia di un modello di crescita lineare che partendo da ruoli esecutivi consentiva di avanzare fino ai vertici delle aziende, valorizzava soprattutto la dedizione – allora intesa come obbedienza e disponibilità illimitata in termini di orari di lavoro – unita a una piena adesione alla ‘filosofia’ aziendale.
In quegli anni il percorso di crescita avveniva sovente all’interno della stessa azienda e un fattore fondamentale era quello costituito dai cosiddetti ‘patti’ di fedeltà che disegnavano le cordate che, se avessero avuto successo, avrebbero garantito la crescita della persona nell’organizzazione. Il desiderio di cambiamento, quindi, era spinto più spesso dal fallimento del proprio progetto di crescita che dalla volontà di cercare stimoli professionali nuovi ed evolutivi.
Quanto la situazione oggi, 40 anni dopo, sia completamente cambiata risulta evidente a tutti. La comprensione delle ragioni di questa trasformazione, la definizione degli effetti che genera e, soprattutto, come affrontare questa nuova situazione dal punto di vista della gestione aziendale è l’obiettivo di questo articolo. Certamente, si deve partire dal capire attentamente il perché di questo imponente cambiamento, sia per riuscire a leggere in modo accurato le complesse dinamiche organizzative che stiamo vivendo sia per provare a configurare delle aree di intervento efficaci.
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