Prima di avvicinarmi al mondo dell’informatica, per alcuni anni ho lavorato in campo veterinario, specializzandomi in Produzione Animale: già allora mi occupavo di analizzare i dati e di trovare collegamenti e pattern ricorrenti per ottimizzare i processi produttivi. Dopo pochi anni mi sono reso conto che le organizzazioni non sono poi così diverse: la tecnologia contribuisce a rendere più efficienti i processi aziendali, e i dati sono la principale risorsa per farlo.
Nel corso degli anni ho vissuto in prima persona l’evoluzione tecnologica e la transizione digitale nelle organizzazioni. Uno spartiacque è stato, negli anni Ottanta, l’ingresso di Excel nelle aziende, che ha cambiato tutto. Nei prossimi anni assisteremo a una rivoluzione simile: l’Intelligenza Artificiale modificherà ancora il modo in cui lavoriamo. Ma non sarà l’IA a sconfiggerci, ci sconfiggerà una persona che userà l’Intelligenza Artificiale meglio di noi.
Con questa consapevolezza oggi, come Chief Information Officer di Glasford, il mio obiettivo è farci trovare pronti. Per farlo, mi impegno a trovare nuovi modi per far interagire al meglio le persone e la tecnologia, accompagnando e facilitando il lavoro di ogni membro del team e la comunicazione tra essi. Questo significa comprendere a fondo le esigenze e le aree da perfezionare, identificando e implementando gli strumenti migliori per garantire funzionalità e connessione. Un processo fatto di passi successivi e mai definitivi, perché ogni evoluzione è possibile solo grazie ad un continuo miglioramento.